Albero piramidale a fusto eretto; presenta folti ramificazioni con piccole squamiformi imbricate in esili ramuscoli di colore verde scuro, con ghiandole resinifere. I fiori monoici sono insignificanti. Il frutto, detto galbulo o ''coccola'', è di 3-4 cm di diametro; è costituito da 8-14 squame legnose a forma di scudo e matura dopo due anni; le squame si aprono per far uscire il seme alato. Il cipresso cresce bene nei climi caldi e temperati, quasi in ogni terreno che non sia troppo umido; vive dal livello del mare fino a 700-800 m, secondo la latitudine.
L'albero, nella letteratura, e più precisamente nell'
Eneide di Virgilio, assume una funzione sacrale in quanto è
legato al culto di una divinità femminile; esso difatti è albero sacro a Diana (libro III vv. 680-681)
Aeriae quercus aut coniferae cypressi
Constiterunt silva alta Iovis lucusve Dianae
Virgilio,inoltre, parla dell’impiego del legno di cipresso, duro e immarcescibile, utilizzato nella costruzione di mobili e case, nelle
Georgiche (
II, 442-43):
(…) dant utile lignum
(…) domibus cedrumque cupressoque