Villa Pignatelli

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La Villa Pignatelli è uno dei rari esempi di casa-museo a Napoli, costruita nel 1826 in stile neoclassico, ricorda una domus pompeiana. La villa, immediatamente alle spalle della villa comunale sulla riviera di Chiaia, venne commissionata dall’ammiraglio sir Ferdinand Acton all’architetto napoletano Pietro Valente, e fu poi acquistata nel 1841 dal tedesco Carl Mayer von Rothschild, quale principale banchiere del Regno delle Due Sicilie. Dopo l’unità, chiusa la filiale napoletana dei Rothschild la Villa fu acquistata dai Pignatelli, di nobiltà antichissima. Nel 1867 il Principe Diego Aragona Pignatelli Cortes e sua moglie Donna Giulia Cattaneo de’ Principi di San Nicandro, avviarono i lavori che caratterizzano l’aspetto attuale della della residenza e del parco. Non avendo figli lasciarono la villa all’omonimo nipote principe Diego e a sua moglie Rosa Fici dei Duchi di Amafi detta Rosina. Rosina è la vera artefice della fortuna della villa: era dama di palazzo della regina Margherita e contribuì alla scelta degli arredi e dell’apparato decorativo, collezionando anche piccoli oggetti d’arte. Si prese cura della residenza anche dopo la morte del marito Diego, avvenuta nel 1930, e fino alla sua stessa morte nel 1955. La principessa deciderà, in accordo con l’unica figlia ancora in vita, Annamaria, di donare allo Stato, dopo la propria morte, la Villa e tutto il suo arredo, a condizione di conservarlo integralmente. Con la donazione la Principessa intese "legare" la Villa allo Stato perché fosse trasformata in un museo destinato a perpetuare il nome del marito, principe Diego Aragona Pignatelli Cortes.

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Riviera di Chiaia, 200 - Napoli (NA)

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Opere

Fontana di Villa Pignatelli

Giardino di Villa Pignatelli

Guglielmo Bechi

Residenza dei Pignatelli

Pietro Valente