Il bosso, conosciuto anche con il nome latino di buxus sempervirens, è una pianta originaria dell’Europa, dell’Africa del
Nord e dell’Asia occidentale. Si adatta alle zone aride e rocciose ma predilige
i suoli alcalini, può avere qualche problema di sopravvivenza solo in
alta montagna visto che sopporta bene il freddo fino a -17°C (zona 7). Cresce spontaneamente sulle Alpi e sugli Appennini ed è l’esponente più conosciuto della famiglia delle Buxaceae. Dato
che è una pianta molto longeva, può vivere addirittura fino a 600 anni. Può raggiungere i 6 metri di altezza e, se
lasciato crescere liberamente, assume una forma a cono largo. Ha una crescita
molto lenta il che lo rende ideale come pianta da siepe o per
l’arte topiaria. Le sue foglie persistenti possono essere lunghe
fino a 2,5 cm e larghe 1 cm, incise sull’apice. Il colore è verde scuro e
lucido nella parte superiore, più pallido in quella inferiore. I rami sono
quadrangolari mentre la corteccia è grigia e liscia e si spacca in piccoli
quadrati con l’età, genera fiori piccoli e verdi. Fiorisce nell’ascella delle
foglie, all’inizio della primavera (marzo-aprile). E', oltretutto, una pianta più volte citata nelleGeorgiche in cui Virgilio ricorda
quanto i bassi siano numerosi in Bitinia sul Mar Nero e in cui il poeta si sofferma a parlare dell'impiego del legno di questa
pianta, duro e di grana fine, foggiato al tornio e intarsiato con lame
appuntite, per lavori di taglio ornamentale. Il legno del bosso era inoltre
utilizzato, su testimonianza di Virgilio,
per la realizzazione di flauti in onore della Madre Cibele.
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